Presentati i libri dedicati a Traiano e all’Arco di Traiano e firmato il Patto di collaborazione educativa per il patrimonio culturale

Presentati i libri dedicati all’imperatore Traiano e all’Arco di Traiano, a cura del Prof. Livio Zerbini, Direttore del Centro di ricerca e applicazione tecnologica sul patrimonio culturale dell’Università Giustino Fortunato, e sottoscritto il Patto di collaborazione educativa per il patrimonio culturale.

I volumi che sono stati presentati si intitolano “Traiano. Il principe ideale. Costruttore e conquistatore cambiò il volto di Roma” (ed. Salerno 2021) e “L’Arco di Traiano e gli archi trionfali romani tra ideologia e propaganda” (ed. Kinetes 2021). Quest’ultimo raccoglie i contributi scientifici delle attività di ricerca e di terza missione che l’Unifortunato conduce per la conoscenza e la valorizzazione dell’Arco di Benevento da ormai sette anni.

La presentazione dei due libri, ha osservato il Prof. Livio Zerbini, “nasce dall’attività di ricerca del Centro di ricerca sul Patrimonio culturale dell’Università “Giustino Fortunato” di Benevento, Centro che ha ormai assunto una rilevanza nazionale e internazionale in ragione dell’attività scientifica e dei solidi legami instaurati con Istituzioni ed Università di altri Paesi”.

Nella stessa giornata è stato sottoscritto il Patto di collaborazione educativa per il patrimonio culturale, promosso dall’Università Giustino Fortunato e dalla Scuola Superiore per mediatori linguistici di Benevento nell’ambito delle attività di orientamento e public engagement di Ateneo, e dall’impresa culturale Kinetes.

Al Patto – 3 parole chiave e 10 punti di impegno –  possono aderire le scuole di ogni ordine  e grado di tutta Italia e le istituzioni deputate all’educazione al patrimonio culturale.

Il Patto di collaborazione educativa al patrimonio culturale, promosso da Unifortunato, SSML e Kinetes, ha commentato il Prof. Paolo Palumbo – Delegato orientamento, placement e public engagement dell’UniFortunato, “sta già raccogliendo numerose adesioni su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo scuole, enti formativi, istituzioni e società civile. Il Patto nasce nella consapevolezza che per contrastare la povertà educativa è necessaria un’alleanza tra tutti i soggetti che concorrono alla definizione di una comunità educante e mira alla creazione di partenariati, reti e progettualità condivise che abbiano come finalità la corresponsabilità tra gli attori sociali e la promozione dell’educazione al patrimonio artistico e al paesaggio, al bene comune e  alla cittadinanza“.

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