LABORATORIO INTERDISCIPLINARE SULLA SHOAH 22/23

Mercoledì 12 ottobre si è tenuto l’incontro inaugurale della IV edizione del Laboratorio interdisciplinare “Shoah: memoria, didattica e diritti” promosso dall’Università Giustino Fortunato.

La lectio inaugurale è stata tenuta dalla Prof.ssa Milena Santerini,  docente di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e componente del Consiglio Didattico Nazionale della Fondazione Museo della Shoah di Roma, che ha trattato il tema : “La mente ostile. Memoria della Shoah e antisemitismo”. 

 “Lottare contro l’antisemitismo è lottare contro tutte le forme di razzismo ad esso collegate – ha introdotto la Prof.ssa Milena Santerinied una delle cause della discriminazione, della deportazione e dell’annientamento degli Ebrei d’Europa è stato proprio l’antisemitismo, che veniva da una storia lunga e drammatica. L’antisemitismo è una forma grave di razzismo”.

“Non bisogna essere stanchi di ricordare – ha continuato la Dott.ssa Santerini –  non solo perché lo dobbiamo alle vittime, perché è stato uno degli eventi che ha segnato la storia dei nostri tempi , ma anche perché ricordando riattiviamo quell’impegno che poi per oggi è per tante cause e drammi della storia. In qualche modo noi ricordando costruiamo anche il futuro ed è per questo che non vogliamo stancarci di farlo.”

La Dott.ssa Santerini, nel corso del suo intervento, ha posto la sua attenzione su come è collegata la memoria dell’olocausto all’antisemitismo.

Ha concluso il Magnifico Rettore dell’UniFortunato Prof. Giuseppe Acocella  “La Shoah non ci consente mai, in nessun modo, di mettere in discussione l’esistenza dello Stato di Israele per il modo in cui nacque, nessuna forma di rivendicazione di carattere nazionalistico che giunge fino al terrorismo può spingersi fino a negare il diritto all’esistenza di Israele. Questo è un obbligo morale verso un popolo che ha pagato un prezzo altissimo. E’ inevitabile che il nostro percorso debba ristabilire il diritto di quella Nazione.

L’obiettivo del laboratorio è far acquisire strumenti interpretativi e capacità critica per una maggiore comprensione della Shoah, per studiare e approfondire la storia dell’Olocausto , che resta, come scrive Primo Levi, “una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria, e sarà utile per comprendere cosa possiamo imparare per il nostro oggi, cogliendo i segnali di allarme che ancora mettono a rischio la vita civile e democratica

 

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