Il 23 maggio 2025, in occasione della Giornata della Legalità, l’Università Giustino Fortunato ha dato vita a un momento di riflessione profonda con l’incontro “Il sapore dell’ingiustizia”, che si è tenuto presso l’Aula Magna del Seminario Arcivescovile di Benevento. L’evento, realizzato grazie alla sinergia con il Liceo Classico “Giannone”, l’IIS “Galilei” e l’Osservatorio sulla legalità, ha coinvolto attivamente studenti, docenti e cittadini, dimostrando quanto l’Ateneo sia attento a diffondere valori fondamentali come il rispetto della legge, l’etica pubblica e il senso civico.
Cuore pulsante dell’iniziativa è stato l’incontro con Antonio Rosario Luigi Guerriero, già Procuratore della Repubblica, che ha presentato la sua opera “Il sapore dell’ingiustizia. Indagine su mafia, terrorismo e corruzione nell’esperienza di un PM”. Nel corso dell’evento, l’autore ha accompagnato il pubblico in un viaggio intenso tra esperienze personali e professionali, raccontando in prima persona il difficile cammino intrapreso nella lotta contro le mafie, il terrorismo e la corruzione. Le sue parole hanno offerto uno spaccato autentico del lavoro della magistratura e della sua missione al servizio della giustizia e della legalità.
Un momento particolarmente toccante dell’incontro è stato dedicato alla memoria del giudice Giovanni Falcone, vittima della Strage di Capaci il 23 maggio 1992. A trentatré anni da quel tragico evento, il Procuratore Scarfò ha invitato i presenti a non dimenticare il coraggio e i principi che hanno guidato la vita e l’azione di Falcone, ricordando che “non dobbiamo disperdere i suoi valori”. Le sue parole hanno stimolato una profonda riflessione collettiva, riaffermando la necessità di un impegno costante e condiviso nella lotta alla criminalità organizzata e nella costruzione di una cultura della legalità.
L’incontro si è rivelato un’importante opportunità per interrogarsi sul valore autentico della legalità e sul ruolo attivo che ciascuno può svolgere nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali.
Un’esperienza partecipata e coinvolgente, capace di stimolare il dialogo tra studenti, istituzioni e cittadini, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità e rinnovando il patto tra l’Università Giustino Fortunato e il territorio nel segno della responsabilità e della memoria condivisa.