GIORNO DELLA MEMORIA

Sono molti, gli appuntamenti legati alla Giornata della memoria, in cui si commemora la liberazione del lager di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945 e magistralmente raccontata da Primo Levi nell’incipit de La tregua.  Incontri, dibattiti nelle scuole e tante occasioni di ricordo perché l’orrore non può – e non deve – essere dimenticato.

Il Giorno della Memoria è stato istituito dal Parlamento italiano con la legge n.211 del 20 luglio 2000, la data è stata scelta, come ricorda la legge stessa, quale anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo della Shoah, lo sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, per “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

Lo scopo è quello di non dimenticare mai questo momento drammatico del nostro passato di italiani ed europei, affinché, come dice la stessa legge “simili eventi non possano mai più accadere”. Come queste parole indicano chiaramente, non si tratta affatto di una ‘celebrazione’, ma del dover ribadire quanto sia importante studiare ciò che è successo in passato.

L’ Ateneo Giustino Fortunato nel corso degli anni ha sensibilizzato i propri studenti istituendo laboratori interdisciplinari sulla Shoah , in questi incontri hanno partecipato i testimoni dell’ Olocausto raccontando la propria esperienza nei campi di sterminio.

 Gilberto Salmoni, superstite dell’Olocausto, sopravvissuto al campo di sterminio di Buchenwald ha partecipato alla terza edizione del Laboratorio Interdisciplinare “Shoah: memoria, didattica e diritti” promosso dall’Università Giustino Fortunato.

Commovente la testimonianza di  Salmoni attivo testimone della Shoah, che ha raccontato gli orrori di Buchewald, sottolineando l’importanza della memoria.

Gilberto Salmoni fu un deportato razziale genovese di soli 16 anni, internato a Fossoli, poi a Buchenwald, dove riuscì a rimanere sempre insieme al fratello maggiore. Scomparvero invece ad Auschwitz la madre, il padre e la sorella.

Dopo anni di silenzio, anche per il timore di non essere creduto, oggi Salmoni ha scritto alcuni libri sulla sua esperienza e più in generale sulle atrocità del genocidio nazista, e accetta di raccontare le atrocità vissute perché la gente ed in particolare i giovani conoscano i fatti accaduti.

Mercoledì 11 gennaio 2023 si è tenuto, all’interno del Laboratorio accademico sulla Shoah promosso dall’Università Giustino Fortunato, l’incontro con il Dott. Gabriele Nissim, Presidente Nazionale di Gariwo –  Gardens of the Righteous Worldwide – la foresta dei Giusti.

L’impatto delle memorie  – ha continuato Nissim –  ha funzionato soprattutto per ribadire il diritto al riconoscimento di uno sterminio e di conseguenza il diritto alla giustizia e alla sopravvivenza, direbbe Spinoza, non si è però trasformato in un’alleanza internazionale per incalzare il mondo alla prevenzione dei genocidi come problema di tutta l’umanità”.

 

 

 

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