Franco Di Mare ‘le fake news sono un pericolo per la democrazia’

Il tema delle fake news non riguarda soltanto l’informazione perché la manipolazione della realtà produce effetti devastanti, mettendo in pericolo la democrazia.

E’ questo il principale messaggio emerso dall’intervento del giornalista Franco Di Mare, vicedirettore di Rai 1, che stamattina all’Università Giustino Fortunato di Benevento ha parlato di “Giornalismo in Italia: tra Costituzione, etica e fake news”.

L’incontro, moderato dal giornalista Alfredo Salzano, si è svolto nell’Aula Magna dell’ateneo telematico, gremita di pubblico, con tantissimi studenti che hanno seguito con molto interesse l’evento.

La giornata è stata introdotta dal Magnifico Rettore dell’UniFortunato Prof. Giuseppe Acocella che ha sottolineato come il “costituzionalismo sia sempre andato di pari passo con la crescita dell’opinione pubblica. La democrazia moderna non può fare a meno dell’informazione, ma oggi quel rapporto rischia di incrinarsi perché c’è il pericolo di una manipolazione cosciente delle informazioni che destabilizza lo sviluppo del costituzionalismo pregiudicando la nostra struttura democratica, trasformando il popolo da protagonista a pubblico”.

Anche Di Mare ha ricordato come democrazia ed informazioni siano legati: “Come diceva Montesquieu il tavolo della democrazia si regge su tre gambe: potere esecutivo, legislativo e giudiziario che interagiscono e si controllano tra loro.

E perché il tavolo sia in piedi i tre poteri devono essere uguali e bilanciarsi.

Da qualche tempo a questa parte a queste tre gambe si è aggiunta la quarta, l’informazione, che ha il compito straordinario di un ulteriore controllo e verifica”.

Di Mare ha, quindi, spiegato cosa succede quando l’informazione viene manipolata citando il caso delle notizie false circolate su Hillary Clinton durante le scorse elezioni americane.

Come conseguenza – ha osservato – tantissime persone non hanno votato per lei sulla base di notizie false”.

Il condizionamento delle informazioni, ha proseguito il vicedirettore di Rai 1, significa “manipolazione delle coscienze; quei giornalisti, siti internet e Tv che, per esempio, parlano di una Italia più divisa di quanto non sia realmente, fanno un gioco politico alimentando la paura.

La manipolazione della realtà riguarda le nostre vite, produce effetti devastanti, creando un pericolo per la democrazia; e questo è un problema di cui dovremmo occuparci”.

Il giornalista ha, quindi, spiegato ai giovani presenti come si è trasformato il giornalismo negli ultimi anni “il nostro lavoro è cambiato con la digitalizzazione ma il citizen journalism” con la partecipazione attiva dei lettori “non è la chiave giusta, perché le notizie devono essere sempre verificate”.

La rete è meravigliosa, ha aggiunto, “perché consente di dare voce a tutti, e senza di essa non ci sarebbero state le rivolte del mondo arabo, con i giovani che si sono dati appuntamento grazie al tam tam in rete, ma su internet non riusciamo a distinguere la parola di un premio Nobel per la fisica da quella di un imbecille se non abbiamo gli strumenti per farlo”.

Di qui l’invito rivolto agli studenti a non informarsi solo su internet, ma “a cercare le informazioni corrette anche sui libri, perché, – ha concluso Di Mare, per la seconda volta all’UniFortunato – in un mondo digitalizzato il futuro è la carta”.

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